Le avversità dell'olivo

MALATTIE PARASSITARIE:
 
Rogna dell ‘olivo ( Pseudomonas savastanoi ) :Sull’olivo la malattia può manifestarsi su tutti gli organi epigei ed ipogei ma soprattutto su i giovani rami. Su questi si producono escrescenze isolate o, nel caso di forti attacchi, confluenti, di forma irregolarmente sferoidale e di diametro variabile da pochi millimetri a parecchi centimetri. In essi si aprono numerose fenditure che facilitano l’emergenza dei batteri alla superficie, da dove possono essere disseminati ad opera dell’acqua piovana.
Lotta: i mezzi disponibili consistono esclusivamente in misure di natura preventiva, agronomico-colturali e fitoiatriche. Innanzitutto occorre mantenere l’olivo nelle migliori condizioni vegetative attraverso lavorazioni del terreno, concimazioni equilibrate evitando gli eccesi di azoto ed è necessario anticipare al massimo le operazioni di potatura.
Occhio di pavone ( Cycloconium oleaginum ) :Provoca il vaiuolo dell’olivo, malattia caratterizzata da macchie rotonde che, essendo nerastre-vellutate al centro, a zonatura concentrica e circondate da aloni di colore variabile dal verde pallido al giallo ed al bruno arancione, sono dette ad occhio di pavone. Gli attacchi determinano defogliazioni che, se gravi, riducono le gemme a frutto a vantaggio delle gemme a legno. La caduta anticipata delle foglie lascia inoltre cuscinetti di cicatrizzazione non ben rimarginati che consentono la penetrazione e l’infezione di P. savastanoi.
Lotta: trattare, solitamente nei periodi freschi e piovosi, due volte, in autunno e primavera, con prodotti rameici anche attivi contro P. savastanoi.
Fumaggini: Le Capnodiaceae sono funghi epifiti che producono forme conidiche di tipo picnidico, molto specialmente nei climi umidi e nelle serre. Utilizzando melate degli insetti o melate fisiologiche danno luogo a feltri superficiali nerastri noti come fusaggini che non instaurano rapporti parassitari con la pianta. I loro effetti negativi possono consistere in riduzione della luce disponibile per la funzione fotosintetica e soprattutto negli inconvenienti di natura estetica che provocano specialmente su frutti e piante ornamentali.
Carie ( Fomes fulvus ) o volgarmente lupa : colpisce la ceppaia, il tronco e le grosse branche, il cui cilindro legnoso va soggetto ad un graduale processo di deperimento. In corrispondenza delle parti colpite, compaiono corpi fruttiferi mensoliformi.
Lotta: interventi meccanici ( slupatura: asport. Del legno cariato ) e chimici ( disinf. delle ferite con polt. bord. all’1%).
Tripide ( Liothrips oleae ): deformazione dei getti e delle foglie, cascola dei fiori e gibbosità dei frutticini. Gli adulti, di color nero lucente e le larve di color verdolino, pungono e succhiano la linfa dalle gemme, dalle foglie, dai fiori e dai giovani frutticini.
Lotta: interventi chimici ( preparati nicotinici od esteri fosforici).
Brusca parassitaria ( Stictis panizzei ): sulle foglie compaiono macchie di color rosso-brunastre, a contorno ben definito; nell’interno si differenziano piccoli corpiccioli rilevanti. In caso di forte attacco, le piante assumono aspetto sofferente con filloptosi.
Lotta: interventi chimici (trattamenti con prodotti cuprici ).
Lebbra ( Gloeosporium olivarum ): sui frutti prossimi a maturazione, macchie depresse da prima violacee, poi giallastre, che possono estendersi a deteriorare il frutto.
Lotta: interventi chimici preventivi ( tratt. con prodotti cuprici in autunno).
 
 
MALATTIE ANIMALI:
 
Mosca dell’olivo ( Bactrocera oleae ): Gli adulti fanno la loro comparsa generalmente all’inizio di giugno, il periodo di ovodeposizione dura una decina di giorni, nei quali la femmina può arrivare a deporre 500 uova nelle drupe. La durata dello sviluppo larvale è influenzata dalla temperatura ambientale e passa da un paio di settimane con temperature interno ai 25 °C a oltre tre mesi con 12 °C. Questa fase è molto importante poichè la larva scava gallerie all’interno della drupa portando a fornire una resa minore di olio e una produzione con un alto grado di acidità. Il dittero può compiere, nelle nostre zone, 5-6 generazioni.
Lotta: controllare la densità della popolazione degli adulti a partire dal mese di agosto, utilizzando pannelli cromoattivi o trappole Rebell di colore giallo. Per intervenire si può utilizzare dimetoato o formotion al fine di devitalizzare le uova o le larve neonate.
Cecidonia delle olive ( Prolasioptera berlesiana ): l'insetto vive, come larva, in rapporto con B. oleae e con il fungo Sphaeropsis dalmatica, all'interno delle olive infestate. Nelle drupe punte dalla mosca, in seguito si sviluppa il fungo che provoca la comparsa di una macchia nera depressa suberificata e la conseguente perdita del valore commerciale della drupa. Lotta: contenere le infestazioni di B. oleae.
 
 

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